Oggi presento nel Blog, Alice Cucaro. Cantante, chitarrista, compositrice, autrice di testi e melodie.
Si è avvicinata al mondo della musica all’età di 6 anni grazie a suo padre Tony Cucaro (pluristrumentista/
A 10 anni ha cominciato a studiare quello che poi è diventato il suo strumento: la chitarra elettrica. Attualmente studia canto, chitarra acustica presso il Music Studio di Bologna e inoltre è un’insegnante tirocinante del corso di musica per bambini della stessa scuola. E’ stata seguita per diversi anni da Romano Trevisani (storico chitarrista di Gianna Nannini, Loredana Bertè e tanti altri) e da Iskra Menarini (corista di Lucio Dalla) in cui hapartecipato a diversi live.
“Il mio chitarrista preferito in assoluto è John Mayer, anche perché canta e suona quindi lo vedo come un modello esemplare da seguire, per quanto riguarda le chitarre ero una patita di Jackson (infatti avevo una Jackson Kelly, sono sempre stata minuta e fragile quella chitarra a freccia mi faceva sentire diversa, più forte e sicura di me), da qualche anno mi sono convertita alle Les Paul, infatti ne ho comprato da poco una Custom che probabilmente terrò per il resto della mia vita. Possiedo anche una Les Paul Epiphone Standard, una Ibanez semiacustica che utilizzo per il repertorio Jazz, una chitarra acustica Tanglewood con la quale scrivo la maggior parte delle mie canzoni e un adorabile Ukulele. Il mio sogno sarebbe collaborare con Elisa perché amo i suoi testi e per scrivere i miei brani mi ispiro molto al suo stile.”
⇒ “La mia passione per la chitarra è nata quando ero bambina grazie a mio padre, la cosa buffa è che avendo due fratelli maggiori non credo che si sarebbe mai immaginato di trasmettere la sua passione per la chitarra proprio alla sua figlia più piccola! Purtroppo la chitarra elettrica è uno strumento che raramente si vede addosso ad una ragazza. Sono partita imparando i riff rock anni ’70 più famosi, poi ho imparato a cantare accompagnandomi con gli accordi e lì ho capito che quella sarebbe stata la mia strada. Cioè, cantare e suonare contemporaneamente, da sola o con una band.”
Che dire, giù il cappello e in bocca al lupo per tutto. Non ci resta che attendere l’uscita dei suoi progetti.
Recensione esclusiva di Attilio Salaris