Annalisa Aglioti: Torna a teatro con “Insieme a te non ci sto più” – Intervista

Benvenuta ad Annalisa Aglioti, che si ritrova qui nel Blog a parlarci della sua nuova avventura teatrale nella commedia “Insieme a te non ci sto più”. Una rappresentazione scenica tutta sull’amore al teatro Sette di Roma, in scena fino al 13 maggio. Visto il sold out di tutte le sere, sabato 12 (maggio) ci sarà una replica straordinaria dello spettacolo. Da non perdere, Readers.

Uno dei temi fondanti è sicuramente l’incertezza. Quel sentimento che logora interiormente peggio di qualunque certezza. Infatti, anche l’epoca in cui è ambientata l’opera ruota intorno alle incertezze: Siamo nel 1989. Anno di cambiamenti politici, geopolitici, commerciali, culturali. L’anno della caduta del muro di Berlino.

Adesso scaviamo all’interno, portando alla luce il “cuore” di questo spettacolo, parlando con Annalisa Aglioti.


  • Ciao Annalisa, ben ritrovata nel Blog. Raccontaci la nuova avventura nella commedia “Insieme a te non ci sto più”. Com’è nata l’idea?

Non è la prima volta che questa commedia scritta da Adriano Benicelli viene messa in scena. Ha avuto altre edizioni negli anni passati con altre regie e con un altro cast di attori. Io in questa edizione magistralmente diretta da Matteo Vacca  (con l’aiuto regia di Stella Taccone) mi ci sono trovata per caso, grazie alla mia amica e strepitosa attrice e cantante Ketty Roselli. E’ stata lei a fare il mio nome al regista e a suggerirgli di incontrami per un provino. Quando ho letto il testo mi ha divertito ed entusiasmato subito e quando poi ho conosciuto il resto del cast mi sono ancora più appassionata al progetto dato che sono circondata da attori favolosi e scoppiettanti come lo stesso Matteo Vacca, Marco Morandi, Carlotta Proietti, Giancarlo Porcari e appunto la mia amica Ketty che mi ha raccomandato (sorride). Il nostro entusiasmo sta contagiando anche il pubblico perché abbiamo avuto il tutto esaurito ogni sera al punto da dovere inserire una replica straordinaria sabato 12 maggio alle 18!

  • Che ruolo hai?

Il mio personaggio si chiama Aisha, è una rom che vive in campo nomadi sulla Casilina cercando di tirare avanti tra elemosine e altri espedienti e che chiaramente viene bollata dalle persone comuni come “zingara”. Senza svelare troppo della storia posso dirti che è un personaggio in cui convivono due dimensioni : una più comica e una più romantica e seduttiva. Come sempre mi accade facendo questo lavoro, imparo moltissimo dai personaggi che incontro e da Aisha per esempio ho imparato che il termine “zingaro” non indica nessun popolo in particolare ma è semplicemente una definizione denigratoria ed escludente. Ho anche capito poi che quando vediamo i rom rovistare nei cassonetti l non stanno cercando solo cose per se stessi ma stanno cercando di guadagnarsi la giornata recuperando oggetti che poi rivendono tra di loro nei loro mercatini. Infatti ora se butto qualcosa che può essere riutilizzato cerco sempre di metterlo in una busta a parte, ordinata e pulita in modo che possa essere più veloce da trovare e da portar via.

  • Che messaggio volete trasmettere con questa commedia?

Secondo me il messaggio riguarda il tema dell’incontro casuale con delle persone che in modo inaspettato ti aiutano a riflettere e a recuperare la tua vita proprio perché non ne fanno parte e sono estranei a tutto quello che ti riguarda. Credo che a molti di noi sia successo di confidarsi o ricevere un consiglio o un esempio illuminante da persone sconosciute incontrate magari su un treno, durante un viaggio, in una sala d’aspetto o in mille altre occasioni. E così accade a Andrea e Arianna che sono in un momento di crisi del loro matrimonio ma che ritroveranno la loro voglia di condividere, cresceranno e capiranno delle cose di se stessi e della loro coppia.

  • Svelaci un aneddoto interessante.

Sicuramente l’aneddoto del push up. Per interpretare questo personaggio la mia amica Ketty un giorno alle prove mi ha portato un reggiseno con un super balconcino che riesce a trasformare moltissimo la mia fisicità . Non solo me l’ha consigliato ma me lo sistema tutte le sere rimproverandomi perché non ho ancora ben capito come metterlo nel modo più efficace (ride). Il tutto sotto lo sguardo sempre sorridente della nostra preziosa aiuto regia che ci ha seguito giorno per giorno con attenzione e comprensione.

  • Concludendo, ringraziandoti per la disponibilità e augurandoti un in bocca al lupo per tutto, ti lascio uno spazio per salutare i tuoi fans e i Readers del Blog.

Ciao a tutti! Grazie sin da ora se avete trovato il tempo di leggere questa intervista e in bocca al lupo a voi tutti lettori per ogni progetto che vi sta a cuore.

Readers, vi lascio con alcune foto inedite di Chiara Calabrò. Augh.


Intervista esclusiva di Attilio Salaris





 

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