Karma: L’album degli Humana tra “Perfezione”, “Paura” e “Kaos”

Gli Humana presentano il loro nuovo album dal titolo tutto causa/effetto: Karma.

La band è nata nel 2012 dall’unione tra Daniele Iudicone (voce, testi e melodie) e Lorenzo Sebastiani (musiche e arrangiamenti) che si occupa, inoltre, anche della produzione.

L’album è composto da 11 tracce entusiasmanti, riflessive, originali ed energiche. Subito dopo il primo ascolto, la mia mente ha messo in evidenza la voce, a tratti narrante e insolita. Da sottolineare l’utilizzo di synth accompagnati dalle quattro corde ad invadere tutto il sound.

Ogni traccia si presenta innovativa e autentica. “Kaos” è puro rock&roll. Poca elettronica, tremendamente ritmica e robusta la batteria. Riff potenti, decisi, sicuri. Qui, proprio, “regna il Kaos” del rock. Mentre in “Voglio stare qua” padroneggia la natura di una rock ballad. L’assolo di chitarra in cui prevale la melodia è indubbiamente da mettere in risalto.

Il ritmo la fa da padrone. In “Karma” – la canzone – sembra quasi che si aspetti che esploda qualcosa, si aspetta impazientemente quel momento in cui parte il riff vigoroso e crudo delle sei corde insieme alla batteria prestante e potente. I cambi di ritmo stordiscono emotivamente e piacevolmente. Di sicuro tra le mie preferite dell’album.

Particolarità inedita è l’undicesima traccia: una cover rivisitata e personalizzata della chicca “Punk prima di Te” di Enrico Ruggieri.

Da evidenziare sono, come se non bastasse, i temi affrontati in Karma, temi attualissimi: un mondo in cui la tecnologia, l’intelligenza artificiale e la robotica prendono il sopravvenuto e riducono gli umani a dei semplici “clienti” passivi. Senza più emozioni, senza più calore, ma solo produzione e consumo. Ci siamo quasi.

Tutto ciò è “Karma” degli Humana.


Vi lascio con l’esplosiva “Kaos” e con il video ufficiale della rintronante “Karma”. Augh.



Recensione esclusiva di Attilio Salaris


 

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