“A Fine Mese”: Il nuovo singolo di Alex Afilani – La recensione

Allarmi, elicotteri, guerra, distruzione. Abbandono. Così inizia “A Fine Mese“, il nuovo singolo di Alex Afilani. Non riesco bene ad “etichettare” le sonorità del brano. Perché sono davvero tante. Si parte con un sound stile Tribù con queste percussioni molto determinate. Un ritmo divertente che anticipa frammenti di elettronica e di un pop messo in risalto dalle tastiere. Io qui sento fortemente la mancanza di una chitarra elettrica come vero e proprio perno. Donerebbe dei riff più decisi contando il tema affrontato. Un tema importante che parla della decadenza della nostra società sempre più individualista e crudele.

Le sei corde, nonostante siano sostituite da dei sintetizzatori i quali inondano e pervadono, non mancano. E si fanno sentire attraverso l’assolo. Assolo breve, potente e ricco di bending. E arriva così caspita, come una tempesta improvvisa. Daje.

A Fine Mese” è un brano commerciale, senza dubbio. Un brano moderno. Non mi stupirei se la sentissi in qualche emittente radiofonica. Tuttavia è da ammirare l’intento di Alex Afilani. Cioè quello di raccontare il fallimento di una società malata. Molto malata. Dove il cuore pulsante è il consumo estremo e inesorabile. Una società che isola, che trasforma. Una società senza più idee e ideali.


Vi lascio con il video ufficiale di “A Fine Mese“:


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


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