“Burning Bright”, il nuovo album di Laura Cox – La recensione

Sound distorto, riff poderoso ed un basso massiccio. “Burning Bright“, il nuovo album di Laura Cox, inizia così. Qui le sei corde si fanno sentire in modo prepotente. Incontenibile. Quanta bellezza e quanta energia che libera “Fire Fire“. Puro hard-rock. Pura incisività. Questo influsso di watt prosegue con “Bad Luck Blues“. Un brano che contiene un riff deciso e prestante. C’è poco da dire, le chitarre sono al centro delle attenzioni, un assolo con una musicalità d’altri tempi. Wow, quant’è elettrizzante. C’è del fuoco, c’è del calore. L’atmosfera è bollente. Un sound che fa muovere. Un sound che sconvolge. Un ritmo che scorre nella mente, la quale si abbandona ad un intenso godimento spirituale.

In “Last Breakdown” sembra quasi di assistere ad un concerto dei Zz Top. Quel riff blues/rock che fa solo godere. L’anima ne trae beneficio. Questa musicalità appaga tutti i sensi. Il piacere avanza, si accomoda. Se desiderate entrare in estasi, mettetevi a vostro agio. Qui c’è da spassarsela. Mentre con “Looking Upside Down“, “Just Another Game” e “Letters to the Otherside” è il momento delle ballads, è il momento di sdraiarsi, rilassarsi e farsi coccolare da queste melodie dolci e delicate. Da evidenziare gli assoli. Armoniosi. Equilibrati. Tre brani di una purezza disarmante.

Arriva “Here’s To War“. Si affaccia così lentamente. Vuole penetrare in punta di piedi. Piano piano, il ritmo aumenta con un basso presente e partecipe insieme ad un riff delle sei corde muscoloso. Sei corde che danno vita ad un assolo tagliente. Tutto questo fa cornice alla voce della frontwoman, Laura Cox, che diventa passionale. Diventa focosa. Proprio rovente.

L’aria che si respira in questo album è blues. L’atmosfera che si va a creare è ricca di bending coinvolgenti, di riff esaltanti. Basta ascoltare “Freaking out Loud“, “As I Am” e “River” per averne la prova. Qui si tratta di avere la certezza di immaginarsi durante gli anni ’70. Di viverli. Di respirarli. Infatti è ammirevole scoprire artisti giovani che portano avanti la bandiera del rock&roll e del blues. Sono solo da mettere in evidenza, com’è da mettere in evidenza questo sound così appassionante e piacevole. “Burning Bright” è, senza dubbio, un album da ascoltare e riascoltare. Un album che soddisfa. E poi, non voglio neppure immaginare l’energia che può sprigionare, questa band, dal vivo. Dev’essere estremamente stimolante.


Voto: 9Un giudizio altissimo per questo album. Un sound che eccita ogni mia cellula. Un blues rock attizzante. Peccato per la voce, a tratti mi aspettavo più impeto.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


 

Condividi su: