Carmine Migliore: “Quella volta che ho cantato con Ivana Spagna in Rai” – L’intervista

Carmine Migliore rappresenta un patrimonio del rock&blues made in Italy (e non solo). Un chitarrista che ha, sostanzialmente, 40 anni di carriera (forse anche di più). Un artista cresciuto a pane e Jimi Hendrix. Un artista da valorizzare e salvaguardare. Tra tutte le sue collaborazioni, voglio citarne una in particolare: James Thompson (celebre sassofonista di Zucchero Fornaciari). Tanta roba, ragazzi. 

Ascoltando “My Sweetest Tabù“, sin dal principio si viene coinvolti da questo suono anni ’50. Un suono che fa semplicemente sconnettere dalla realtà. A Carmine Migliore, nelle vene, non scorre sangue ma del puro e sano sound d’altri tempi. Un sound blues. Un sound sincero. Un sound autentico che si percepisce a partire dai riff soavi, a tratti decisi. Riff melodici. E con questa leggerezza si prosegue con “Useless Man“. Da mettere in risalto la batteria, la quale sembra avere un ritmo quasi jazz. Ma ciò che rimane al centro delle attenzioni è il ritmo delle sei corde. L’assolo, poi: estremamente ricco di armonia contornato da dei bending acuti. Questo tris di singoli, usciti nel 2019, termina con “Don’t Let Me Now“. Una piacevole ballad. Una ballad delicata e leggiadra. Con la quale vien quasi voglia di distendersi e farsi trasportare. Da mettere in evidenza, ancora, l’assolo. Pura energia. Puro sentimento. C’mon.

Ora conosciamo, in maniera profonda, Carmine Migliore.

  • Ciao Carmine, benvenuto nel Blog. Raccontaci dei tuoi esordi, quando hai cominciato a suonare e comporre musica?

In realtà ho iniziato molto presto a suonare e anche a scrivere. Ero agli scout e, quando divenne Papa Giovanni Paolo II, scrissi una canzone dedicata a lui. Era il 1978, avevo circa 11 anni. Veramente non lo ricordavo ma, qualche anno fa, i miei compagni dell’epoca mi dissero questa cosa cantandomi addirittura la canzone.

  • Chi ti ha ispirato nel suonare la chitarra?

Le mie fonti ispiratrici sono state sicuramente Jimi Hendrix (mio fratello aveva il 45 giri di “Hey Joe” ed io glielo consumai) e Ritchie Blackmore amo soprattutto il disco “Made in Japan” che ho iniziato ad ascoltare quando avevo 7/8 anni e poi, sicuramente, mio cognato Enzo che è stato il mio primo maestro e che suonava tutta quella musica meravigliosa degli anni ’70: da Santana ai Deep Purple, da Clapton ai Led Zeppelin.

  • Qual è stata la collaborazione nella quale ti sei trovato meglio?

Sicuramente, come si suol dire, il primo amore non si scorda mai. Entrare a far parte della band di Mal dei Primitives a 22 anni, andare in tour in Europa, ha fatto si che io sia sempre molto legato a lui, sia sotto il profilo musicale che sotto quello umano, veramente una persona fantastica con la quale, ancora oggi mi sento spesso. Poi l’esperienza con uno dei gruppi storici degli anni ’70/’80, i Collage, è stata meravigliosa, circa 10 anni che mi hanno molto influenzato, sia musicalmente che vocalmente. Gli intrecci vocali, sono una delle caratteristiche più importanti di quella band. Infine, come non parlare dell’artista con la quale collaboro già da qualche anno? Ivana Spagna è veramente una grande artista e sul palco riesce a darci una grande carica, ero un suo fan negli anni ’80 e suonare con lei è un sogno.

  • Raccontaci un aneddoto particolare durante la tua carriera.

Un aneddoto particolare? Mah, diciamo che ce ne sono stati svariati. Ne scelgo uno. Stiamo facendo le prime prove con Ivana ed arriva la Rai. La Ricciarelli è inviata e deve intervistare Ivana durante l’allestimento del tour. Avevano pensato di fare un duetto ma, 5 minuti prima della diretta, Katia dice che forse era meglio che quel duetto, Ivana, lo facesse con chi poi l’avrebbe fatto durante i concerti, quindi io mi ritrovai all’improvviso a cantare “La Bella e la Bestia” in Rai, dopo solo averlo provato una volta con Ivana, beccandomi anche tantissimi complimenti da Katia. Tutto documentato su YouTube.

  • Che musica ascolti ultimamente?

Ascolto quello che mi fa stare bene. Vado un po’ a periodi o meglio, a giorni. Alcuni giorni ascolto più rock perché ho bisogno di più carica, altri giorni invece blues, R&B o Country o Jazz. Comunque mi piacciono moltissimi generi musicali.

  • Con quale artista vorresti collaborare? Il tuo sogno.

Avrei voluto suonare con Pino Daniele nel periodo ’82/’87 o con Prince. Attualmente mi piacerebbe moltissimo suonare con Brad Paisley un musicista veramente eccezionale o con Beyoncé, come vedi, anche i miei sogni spaziano da un genere all’altro (risata).

  • Che progetti hai per il futuro?

Dopo questo disco Country/Rock ho intenzione di continuare su questa scia. Ho già in procinto di far uscire un singolo, un duetto, credo che uscirà nei prossimi mesi, poi sto producendo un gruppo vocale “Behind the Soul” del quale fa parte anche mia figlia Martina, inoltre sto scrivendo già da qualche tempo, un’opera rock, ma per quella ci vorrà un po’ più di tempo.

  • Quando ti potremo vedere live?

Ho un bel po’ di live in questo periodo con le varie formazioni. Sunset Strip Band, Carmine Migliore Rock/Blues Band e SuperNaturalBand nei club in varie parti d’Italia, a gennaio sarò al Namm di Los Angeles. A seguire ho delle clinics in giro per negozi di strumenti musicali e scuole di musica, dove presenterò alcuni prodotti di cui sono Endorser ed in primavera riprendo il tour con Ivana.

  • Per concludere, ringraziandoti per la disponibilità e augurandoti un in bocca al lupo per tutto, ti lascio uno spazio tutto tuo per salutare i tuoi fans e i Readers del Blog.

È solo grazie a voi se noi artisti abbiamo senso di esistere e non smetterò mai di dirvi grazie. I vostri sorrisi, i vostri complimenti sono la nostra linfa, non abbiate vergogna a chiedere, dobbiamo sempre essere disponibili per voi, non c’è spettacolo fatto solo di musicisti quindi siamo importanti 50 e 50. Vi abbraccio tutti, quelli che già conoscono la mia musica e quelli che, grazie a questo Blog, la conosceranno. Ci “becchiamo” on the road.


Cosa aggiungere, qui oltre l’artista c’è l’uomo. Ringrazio Carmine Migliore per le sue parole (daje!). Voglio terminare questo articolo lasciandovi il link del profilo Spotify di Carmine Migliore. Buon ascolto. Augh.


Intervista esclusiva di Attilio Salaris






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