Oggi nel Blog vi presento i Dead Like Juliet, una band di sei ragazzacci che suonano pura “New Wave of Heavy Music”. Il loro suono è definito da melodie toste e riff potenti. Le loro canzoni parlano di argomenti politici, questioni personali e altri problemi filosofici.
Conosciamoli meglio parlando con Magge.
- Ciao Magge benvenuto nel Blog. Raccontaci dei vostri esordi, come vi siete conosciuti?
⇒ Ciao, in anticipo, grazie mille per l’intervista. Ci siamo conosciuti nel 2011. Io stavo facendo musica da solo in camera ma volevo entrare i palchi con una band completa. Così mi sono messo a cercare altri componenti. Il vecchio cantante e il vecchio chitarrista li conoscevo già da anni, Tom e Maxi invece li ho trovati chiedendo in giro, mentre il vecchio bassista/cantante, Felix, l’ho conosciuto per caso in un pub tra una birra e l’altra.
E poi in autunno del 2011 abbiamo fatto le prime prove a sei membri.
- Quali sono gli artisti che vi ispirano?
⇒ Troppi. Ma soprattutto artisti piccoli e indipendenti; quelli che buttano tutto il cuore dentro nella loro musica. Quelli che prendono un aereo e vanno alla fine del mondo. Senza soldi ma con la chitarra in mano.
- Quali sono i messaggi che volete trasmettere a chi vi ascolta?
⇒ Nei testi trattiamo diverse tematiche. La società in generale e le persone che ci circondano, problemi personali e filosofici. In più come gruppo ci vogliamo esprimere contro fascismo, razzismo e ogni forma di discriminazione e intolleranza.
- C’è qualche artista italiano che vi piace?
⇒ NH3, Cemetery Drive, Elyne, Discoveries, Wrong Way to Die, Slander, What We Lost, Fall of Minerva, Ludovico Einaudi, Giovanni Allevi e almeno 100 altri.
- Con quale artista vorreste collaborare particolarmente?
⇒ PLYA!
- Raccontaci un aneddoto particolare sul vostro percorso.
⇒ C’è tantissima roba da raccontare. Per il momento mi viene in mente una storietta che è successa in tour in Russia due anni fa. Abbiamo suonato un concerto fighissimo su un tetto vicino al mare. Suonando si vedeva la spiaggia e le onde, una meraviglia! Poi dopo il concerto abbiamo comprato da mangiare, birra e vodka. Siamo andati sulla spiaggia a fare un po di festa con i nuovi amici russi. Non voglio raccontare tutti i dettagli ma alla fine Tom si è svegliato la mattina dopo e gli mancava un sopracciglio.
- Per il futuro, che progetti avete?
⇒ In aprile uscirà il nostro nuovo album “Stranger Shores”. Poi vogliamo suonare più concerti possibili.
- Quando vi potremo vedere live?
⇒ Fin’ora abbiamo fissato due concerti in Italia. Uno il 07 aprile a Fiè (Bz) e l’altro il 14 aprile a Belluno. Ma verso estate/autunno vorremmo fare più date qua da noi. Se qualcuno di voi può aiutare, scriveteci!
- Concludendo, ringraziandoti per la disponibilità e augurandovi un in bocca al lupo per tutto, ti lascio uno spazio per salutare i vostri fans e i Readers del Blog.
⇒ Grazie Attilio. Saluto tutti i Readers e tutti quanti che ci supportano già da anni ma anche i nuovi fans. Spero di beccarvi ad uno dei nostri concerti; fateci un salto al nostro tavolino Merch che beviamo una birrettina.
Readers, vi lascio con una loro chicca: Freedom. Augh.
Intervista esclusiva di Attilio Salaris