“DUEP”: Il nuovo progetto dei Roofsize – La recensione

DUEP“. Così si chiama il nuovo progetto dei Roofsize, un duo molto elettrico. Un duo elettronico. Tant’è che già dalla prima traccia, “Intervenzione“, si può intuire la natura ad alto voltaggio. Come in “Moor#3“. Tracce esclusivamente strumentali dove le keyboards risultano un punto fondamentale. Ma non solo, anche la batteria che si presenta come un metronomo risoluto.

Carta Forbice Pietra“, invece, emerge con queste sonorità quasi magnetiche. Esse desiderano solo persuadere. Un brano movimentato, rock&roll mi vien da dire. Qui l’energia della batteria fa la differenza. La quale non fa altro che regalare piacere e divertimento attraverso la sua imponenza. Tuttavia entrambi gli strumenti si bilanciano, come se ci fosse una sorta di equilibrio.

Nonostante ci siano brevi frammenti parlati, ciò che domina è senza dubbio l’essenza strumentale. Basta ascoltare “Kids” per averne conferma. Canzone che affiora in modo melodico. Sembra che gli strumenti stiano parlando in cerca di comunicare. Qui bisogna intercettare e cogliere ogni segnale. Mi piace. Mentre, il brano che segue, “Room#4” sembra tanto un intervallo che anticipa l’ultima traccia di questo Ep: “Mr. Miyagi“. Tanto per cambiare anche qui batteria e tastiere saziano e nutrono lo spirito tramite questo sound invitante e insolito. Un sound interessante. C’mon.


Voto: 8 Un progetto che manifesta una tensione elettrica, un progetto anomalo grazie alle sue caratteristiche peculiari e singolari. Poi, mi ha colpito molto la capacità dei Roofsize di non far sentire la mancanza di un testo. 


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


Roofsize

 

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