Sono le note brucianti del pianoforte ad introdurre “Riflesso“, il nuovo singolo di Giulia Riccardelli. Note amare e ricche di dolore. Particolare da evidenziare è quello in cui il testo del brano è anche presente nel nuovo libro sempre di Giulia Riccardelli: “Sii Acqua“. Potete leggere l’intervista a riguardo, nella quale si svelano aneddoti e dettagli interessanti. Molto interessanti. Il motivo è molto semplice. Qui si trattano tematiche serie, forti. Tematiche sociali e degne di essere sottolineate.
Infatti, il testo di “Riflesso” risulta crudo, realistico. Risulta schietto e autentico. L’argomento espresso accende i riflettori sulle tossicodipendenze. Nello specifico le tossicodipendenze dentro una relazione sentimentale. Ascoltando questa canzone, attraverso le diverse sfumature divulgate, mi viene in mente “Noi, i Ragazzi dello Zoo di Berlino” con il rapporto tra Christiane e Detlef.
In questo singolo è la durezza ad essere il cardine. L’asprezza. Come un punto di riferimento. Musicalmente, oltre a ciò, rappresenta la simbiosi tra le sonorità pop e la voce che manifesta i propri pensieri con un parlato efficace. Dove il pianoforte è così appropriato e il breve assolo di chitarra nel finale regala dei bending delicati ma validi. Puliti. Dei bending profondi e nitidi.
Voto: 10 ⇒ Questo brano riceve il massimo dei voti nonostante la voce sia ancora un po’ acerba. Ciò che merita la vera attenzione è la capacità di affrontare argomenti coscienziosi che mettono in condizione di riflettere. Argomenti impegnativi. Qualità. Complimenti.
Recensione esclusiva di Attilio Salaris
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Giulia Riccardelli – Riflesso: