I Mixotri e le loro “Prospettive Dall’Oblio” – La recensione

Il nuovo album dei Mixotri, “Prospettive Dall’Oblio“, si presenta già in modo particolare sia per il nome che per la sua copertina. Sembra di stare in una stanza all’interno di qualche struttura psichiatrica abbandonata, al buio, davanti a questa finestra un po’ triste. Dalla quale si può ammirare, però, il mare leggermente agitato ed un cielo cupo.

Con “Psico Spazio Temporale” inizia l’album. Un rumore, dei passi indecisi. L’atmosfera si intensifica. Ecco il basso, ecco le sei corde. Qualcuno scrive, proprio come me. Un brano interessante. Com’è interessante “Richiamo Alla Condizione Naturale“. Si affacciano le sonorità rock&roll. Indubbiamente i Mixotri adottano delle particolarità singolari. Un brano possente, grazie ad una batteria calzante ed un riff impetuoso.

Mentre è arrivato il tempo delle ballads, “Maschere” e “Mentre La Città Brucia“. La prima, una traccia acustica, una traccia che ispira. Una traccia da strimpellare. Questo brano trasmette una sensazione piacevole. Pace. La seconda, invece, arriva ad un punto dove esplode in un sound divertente con un assolo che fa da pendant con tutta la melodia della canzone. Arrivo all’ascolto di “Via Di Qua“. un’altra ballad, in sostanza. Una ballad delicata e armoniosa. Anche questa da strimpellare, magari davanti ad un falò notturno. Sabbia fredda, luna che illumina, fuoco che scalda. Puro romanticismo. Daje.

La delicatezza continua con “Puoi Assaggiare“. Sembra un titolo ricco di passione, invece contiene esclusivamente una sensibilità disarmante. A tratti il sound si indurisce, diventa prepotente e deciso. Determinato. Qui le sei corde si mostrano all’apice della loro gentilezza con un assolo che spiazza. Un assolo influente e autorevole. Allo stesso tempo torna la lentezza con “Non Una Comparsa” e “Il Benefattore“. Quest’ultima si presenta in modo così intenso con dei riff così risoluti. Il rock&roll qui è al centro delle attenzioni, come piace a me. Sei minuti (e passa) di pura goduria. Puro spasso. Wow, sicuramente una delle mie preferite dell’album. Un album che desta particolare interesse. Avvincente.

Un album che giunge al termine con “Oceano“. E non poteva terminare se non in modo angelico. Chitarra acustica, ritmo lento e rilassato. Ma dal nulla brilla ancora una volta l’assolo. Il quale dona vivacità ed esuberanza al brano. In pratica, tutto ciò rappresenta le peculiarità dei Mixotri e le loro “Prospettive Dall’Oblio“. Bravi ragazzi.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


Mixotri

 

Condividi su: