“Il Quaderno del Lupo”: Il nuovo libro di Paolo Mosca – L’intervista

Dopo l’intervista sul suo album “Black Dance“, Paolo Mosca presenta nel Blog il suo nuovo libro: “Il Quaderno del Lupo“. Un libro particolare, devo dire. Un libro singolare e fuori dai classici schemi. Un libro ricco di aneddoti e consigli interessanti, inoltre. Un libro che si può leggere tranquillamente tutto d’un fiato. Dove al centro delle attenzioni ci sono i problemi. Quelli da risolvere. Una sorta di manuale su come affrontare le diverse difficoltà quotidiane in maniera propositiva ed efficace. D’altronde è l’attitudine, con cui si fronteggiano le varie situazioni, che mette in condizione a noi stessi di cambiare le cose. Buona lettura.


  • Ciao Paolo, ben tornato nel Blog. Prima di tutto vorrei chiederti il motivo del titolo che hai dato al tuo libro, “Il Quaderno del Lupo”.

I lupi sanno essere solitari e parte del branco. La duttilità trovo sia utile nella risoluzione dei problemi. L’idea del libro nasce dalla voglia di fissare dei trucchi e darli in pasto agli altri, sperando di fare cosa gradita. In più aiutano me perché io stesso mi dimentico le cose che scopro (un po’ per smemoratezza un po’ per non farmici intrappolare).

  • Dedichi spesso del tempo per attuare ed eseguire gli esercizi che consigli?

Non sono esercizi da fare sempre come in una pratica sportiva, basta farli quando se ne ha bisogno. Una cosa che è utile fare con costanza è la meditazione che aiuta a sviluppare calma e concentrazione.

  • Trovo molto interessante il tuo pensiero sul lavoro. Credi che in Italia siamo pronti a questo tipo di mentalità?

Spero di sì. Credo sarebbe importante per migliorare la società in cui viviamo. In generale credo sia importante chiamare le cose con il proprio nome, senza indorare le pillole.

  • Spiegaci perché consigli i fumetti “Watchmen” e “L’insanicida”?

Il mio lavorare in tv mi porta ad avere il gusto per la semplificazione. Consigliare fumetti e non libri complicati, va in quella direzione. Si possono trovare gemme lucide e sagge in ogni dove e a volte i fumetti sanno andare dritti al punto, senza allungare il brodo. Nello specifico sono due opere importanti, la prima è riconosciuta come pietra miliare, la seconda è meno popolare, ma ha un approccio filosofico molto forte. In quel fumetto l’eroe è un uomo qualsiasi che fa un percorso di conoscenza di sé attraverso gli altri. Parte cercando di capire chi sono gli idioti fino a scoprire l’idiozia in se stesso.

  • Cambieresti un tuo atteggiamento passato, una tua risposta davanti ad uno specifico problema che hai dovuto affrontare? Se sì, quale?

Dovessi tornare indietro cercherei di lottare da subito contro quella che chiamo carogna, nel libro spiego cos’è. Ma allo stesso tempo per farlo dovrei essere chi sono ora e quindi si entra nel paradosso.

  • In te, qual è la parte che regna e che domina, la parte coraggiosa oppure quella che ha un po’ di paura?

Io sono tante persone. Per fortuna queste persone vanno d’accordo tra loro, se no sarei schizofrenico. E vanno d’accordo anche perché c’è una gerarchia. La più alta è quella più pura, è quella del coraggio. Ma è anche quella che sta più nascosta per lasciarmi vivere.

  • Spiegaci perché desiderare è una trappola.

Perché quando si desidera ci si fissa su un punto. Come il povero asino che segue la carota davanti a sé e non si accorge che c’è qualcuno sulla sua schiena a dirigerne il cammino. La società consumistica è in gran parte fatta di desideri fittizi usati come catene.

  • Infine, salutandoti, ti faccio i complimenti per il tuo libro “Il Quaderno del Lupo” e ti vorrei chiedere se ci dobbiamo aspettare una tua nuova opera futura.

Sto scrivendo un nuovo romanzo. Non affronto la narrativa dai tempi del mio noir “La mantide religiosa” ed è arrivato il momento di lavorarci su.


Intervista esclusiva di Attilio Salaris


Potete seguire e ascoltare Paolo Mosca su FacebookInstagram. Mentre potete acquistare “Il Quaderno del Lupo” su Amazon e in qualsiasi libreria.


Il Quaderno del Lupo – Paolo Mosca

 

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