Luca Sammartino e il suo nuovo singolo: “What a shame Mary Jane” – La recensione

Ed è con un riff, estremamente punk e incisivo, che inizia “What a shame Mary Jane“, il nuovo singolo di Luca Sammartino. Un riff presente e partecipe durante tutto il brano, come da tradizione punk. Musicalmente molto efficace, dove nel ritornello tutto si velocizza e prende forma. Una batteria prestante e battente, una chitarra che si esibisce in maniera semplice ma feroce. E poi, è il ritmo che porta a rendere partecipi. Un ritmo calzante con il quale si viene semplicemente ospitati alla festa.

Oltre a questo, c’è da mettere in evidenza il messaggio trasmesso attraverso il testo. Qui vengono utilizzate delle metafore particolari per descrivere determinati momenti che si possono affrontare durante la vita. Delle metafore che magari a primo impatto non è facile catturare. Tuttavia approfondendo e scavando si possono riscontrare dei temi molto delicati. Come ad esempio la solitudine. E si sa, noi essere umani non siamo fatti per essere sempre soli. Siamo predisposti alla socialità, alla convivialità. Non siamo altro che esser predisposti ad un’inclinazione verso la convivenza. C’mon.


Voto 8Il particolare che cattura maggiormente il mio interesse, qui, è senza dubbio il ritmo e il tempo che a tratti si rimarca. Dal vivo sono certo che susciterebbe le persone a battere le mani pur di seguirlo. Semplice ma persuasivo. Come sono persuasive le sei corde elettriche. Energiche.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


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Luca SammartinoWhat a shame Mary Jane:



 

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