“Meduse”: Il nuovo Ep di Silvestro Perri – La recensione

Meduse“. Così si chiama il nuovo Ep di Silvestro Perri. Ep che attraverso la prima traccia omonima si presenta in modo così misterioso. Mi attira sin dal principio. Sembra che provenga da zone sconosciute, ignote. Dal buio. Molto particolare. Questa sensazione è data principalmente dal giro di chitarra. Continuo, persistente, efficace, cupo. Ma è l’esplosione del sound a diffondere un’aria davvero interessante. Un’aria enigmatica ed energica.

Quest’atmosfera un po’ tetra prosegue con “Senza“. La natura arcana sembra proprio un tratto distintivo di Silvestro Perri. Una natura ermetica, quasi. Con “Crazy“, invece, emergono sonorità moderne, un ritmo incalzante ed un basso intenso, caldo. Ossessionante. Gradevole. Ma sembra che questo brano strumentale sia diviso in due parti, dove negli ultimi frammenti vengo invaso da suoni che mi fanno pensare ad un videogioco. Suoni elettronici, indecifrabili. Strani.

Meduse” giunge al termine. E termina tramite “Raniero“. Una sorta di ballad dolce e delicata. Una ballad soffice. Una carezza. Qui tutto diventa aggraziato e garbato. Tutto diventa fragile e cortese. Mi piace questo tocco di sensibilità. Di affetto. Da evidenziare l’abilità delle sei corde, le quali regalano una sorta di assolo indovinato per questa canzone: un assolo angelico che trasmette tanta tenerezza.


Voto: 8.5Un progetto notevole. Un progetto veramente singolare e fuori dal comune. Particolare, ecco. Ho apprezzato queste sonorità impenetrabili, occulte. Ma allo stesso tempo eleganti, riguardose. Sonorità espressive. 


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


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Silvestro PerriMeduse:


 

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