“Memorie Notturne di Sogni Diurni”: Il nuovo album di Karrambah – La recensione

Memorie Notturne di Sogni Diurni“, il primo album di Karrambah, si presenta al mio udito come una sorta di viaggio. Un viaggio psichedelico. Un viaggio dove si può percorrere un sentiero fatto esclusivamente di musica strumentale. Effetti, suoni, atmosfere, respiri. Ambiente. A tratti, sembra quasi che siano state raccolte tutte le melodie che la natura offre. Un contenitore di vibrazioni. Di oscillazioni.

Memorie Notturne di Sogni Diurni” è un album che va vissuto attraverso le proprie emozioni. Attraverso le proprie sensazioni. Va vissuto attraverso il proprio spirito. Se si chiudono gli occhi si può “sentire” il vento tra gli alberi, l’acqua che fluttua liberamente attraverso la roccia. Se si chiudono gli occhi ci si trova nella giungla più selvaggia e pura. “Mantra” e “Resonator” sono le tracce che probabilmente, a primo impatto, preferisco. Esse fanno parte delle sette tracce totali che compongono questo album così insolito e fuori dal comune. Un album che non ti aspetti.

Particolare che richiama la mia attenzione è l’utilizzo da parte di Karrambah di strumenti estremamente affascinanti e ricchi di storia: campane tibetane, koshi e shruti box. Per citarne alcuni. Qui è la parte spirituale al centro delle attenzioni. C’è poco da dire, tutto ruota attorno ad essa. Come se fosse il perno. Il cuore pulsante. Augh.


Voto: 9 ⇒ “Memorie Notturne di Sogni Diurni” è l’album che sorprende. Esso non fa altro che donare pace interiore e regalare benessere all’anima. Un benessere fatto di vibrazioni, cinguettii. Un benessere dove è la natura che parla.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


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