“Monstermind”: La recensione sul primo album dei Neophobia

Ascoltando “Monstermind” si possono evidenziare diverse particolarità. A primo orecchio sembra di assistere ad un live degli Epica e dei Lacuna Coil assieme. Sì perché una di queste particolarità è la voce melodica e appassionante di Carmen.

Il growl potente e deciso di Nicola che con i suoi riff, insieme a quelli di Dennis, altrettanto decisi e intensi accompagnati dalla batteria prestante di Matteo, fanno assumere a “Monstermind” un identikit esageratamente Melodic Metal. Da sottolineare “The Trickster”. Lenta, triste, amara. Una ballad armoniosa. Voce, ritmo e assoli con tanta ricchezza di melodia.

Mentre “Light Of The Lies” sconvolge proprio. Stordisce letteralmente e piacevolmente producendo uno stato di esaltazione. In questa traccia si trova il succo, l’essenza di questo album. Velocità, tecnica e sound estasianti.

Sicuramente da mettere in risalto i temi trattati: religione, schizofrenia, sete di potere. Questi temi guadagnano la mia attenzione e per i miei gusti personali soltanto se tocchi questi temi sociali hai valenza massima ai miei occhi, se poi aggiungi gli ingredienti sopra citati, tutto ciò diventa sensazionale oltre che ammirevole.

Uscito a marzo 2018, l’album, contiene 9 tracce tutte da assaporare e riassaporare una dietro l’altra, proprio come sto facendo io in questo preciso istante. Si sa che il secondo ascolto è sempre il più pragmatico: si identificano dettagli che al primo ascolto non si notano. Un pò come guardare un film per la seconda volta.

Così si presentano i Neophobia con il loro album di debutto. I Neophopia nascono ufficialmente nel 2017 a Ferrara, dopo diversi cambi di formazione.

“Non sappiamo cosa ci attende nel futuro, ma cerchiamo di cogliere ogni occasione come un’opportunità per divertirci, ma soprattutto per crescere insieme sia a livello musicale che personale. Infatti, abbiamo voluto cercare un nome che rispecchiasse il più possibile il nostro genere, ma che al tempo stesso descrivesse chi siamo. Neophobia significa letteralmente ‘paura del nuovo’. Possiamo rispecchiarlo in noi perché nessuno sa che cosa il futuro ha in serbo”.

Parole della metal band ferrarese.


Neophobia

Readers, vi lascio col video ufficiale di “Powerlust”. Come potete sentire, il growl, la potenza, la melodia e il ritmo eccitante la fanno da padrona. Augh.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


Neophobia

 

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