In collaborazione con Mene Uturz, è uscito il nuovo singolo di Antonio Ranieri: “Venere“. Un brano che vuole mettere in evidenza le difficoltà che si possono incrociare quando si vive un rapporto sentimentale in determinate condizioni. Tant’è che oggettivamente non è affatto semplice vivere con serenità una storia se si è gay, ad esempio, e se non si rispettano alcuni dogmi sociali. Dogmi radicati. Fortemente radicati. Purtroppo. Qui si rimarcano i pregiudizi, io vorrei aggiungere anche le violenze psicofisiche che subiscono tante persone. Sono all’ordine del giorno le aggressioni ricevute da coppie dello stesso sesso. Come se l’attrazione debba essere solo ed esclusivamente verso il sesso opposto. L’amore è amore e ognuno sotto le lenzuola fa ciò che più desidera. Punto.
E quindi ho apprezzato il messaggio che si è voluto diffondere con coraggio. Chissà se un giorno riusciremo, come razza umana, a rispettare persone, animali e natura. Musicalmente, poi, il brano emerge in modo molto intenso per poi virare verso un sound estremamente moderno e fresco. Interessante il ritmo e il parlato, comunque. Entrambi risultano essere coinvolgenti e piacevoli. Daje.
Voto: 8.5 ⇒ Ho trovato una canzone profonda immersa in sonorità estive, contemporanee. Ciò che ho gradito maggiormente rimane il racconto che c’è dietro. Un racconto che lascia un po’ di amaro in bocca ma che allo stesso tempo fa sperare che chiunque abbia la propria “Venere”.
Recensione esclusiva di Attilio Salaris
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Antonio Ranieri – Venere: