Antgul e il suo “Radioisotope” – La recensione

Antgul, attraverso il suo nuovo singolo “Radioisotope”, si presenta in modo completamente strumentale. Quindi si sta parlando di un brano eseguito senza l’utilizzo della voce. Interessante, anche se non è semplice non far sentire la mancanza della parte vocale. Comunque, inizio ad ascoltare e vengo inondato e sommerso da tutte queste sonorità elettroniche. Sonorità che mi fanno immaginare di essere in qualche discoteca. Ma più precisamente sembra di stare in qualche club privato. Divanetti comodi, luci ubriacanti e tanto alcool come se piovesse.

Radioisotope” è il primo singolo estratto dall’album “Alchemy” (uscita prevista a settembre) e musicalmente, poi, si può considerare lontano, lontanissimo dai miei gusti. Tuttavia, c’è da apprezzare il riferimento alla chimica. Agli isotopi radioattivi. I quali non fanno altro che emettere ed espandere della pura energia. E qui entra in gioco il paragone con la musica. Essa, infatti, può davvero avere un potere così unico e impareggiabile di diffondere energia, intensità. La musica ha il potere di diffondere vitalità.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


Antgul – Radioisotope”:


 

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