Gli Strato Cosmo con il loro nuovo album: “Distante” – La recensione

Gli Strato Cosmo ritornano sul Blog, dopo la recensione di “Nessuna Resa“, con il loro nuovo album: “Distante“. Album che inizia proprio con la traccia omonima. Dopo un’intro fatata e delicata si dà il via a delle sonorità pop-rock. Trovo molto notevole il ritmo della batteria. A tratti esibisce tutta la propria forza. Tutta la propria foga. C’è del movimento, tutto diventa veloce e spassoso. Mi piace. Come mi piacciono le sei corde che sfoggiano i loro muscoli attraverso dei riff poderosi. Allettanti.

Con “Guardati Adesso“, “Questa Terra” e “Corro“, continua il sound rock con sfumature pop. Qui ho davanti dei brani tremendamente melodiosi durante il ritornello, nello specifico. Le tastiere che avvolgono tramite le loro note ragguardevoli, in particolare nella prima citata. Mentre con “Si Riparte da Qui” torna in evidenza la batteria contornata da arpeggi soffici e gentili. Anche in questo caso è l’armonia ad essere davvero rilevante.

Proseguendo con l’ascolto, “Aspettavi” e “Resti Fermo” sono due brani che si distinguono grazie ad un sound robusto ed energico. Qui c’è dell’hard-rock. Sentite come tuonano le sei corde. Esse non fanno altro che sprigionare watt e prepotenza. Qui c’è della fermezza, della tenacia. Quella batteria che crea un’atmosfera così invitante. Dio mio, quanto. Non solo però, qui le tastiere si trasformano. Esse diventano granitiche. Resistenti. Influenti. Da rimarcare, oltre a ciò, quegli istanti di puro groove strumentale. Un groove esaltante. A dir poco. Puro rock&roll. Daje.

Ora è venuto il momento della ballad. “Oltre il Limite” è dedicata al Pirata. Marco Pantani. Solo per questo è da ammirare. Oggettivamente si tratta di una canzone gradevole e tenera. Qui l’affetto dimostrato risulta il cardine. Il nucleo. Un brano che trasmette l’emozione. La suggestione.

Ecco che ricompaiono le sonorità dense e calcaree. Infatti, “Adesso è Tardi” sottolinea una natura grintosa e salda degli Strato Cosmo. Una natura consistente grazie a dei riff crudi ed inclementi. Ma questo album termina in maniera carezzevole attraverso “Cuore a Mille“. La tastiera che si trasforma in un pianoforte e divulga note amare. Note disperate. Esso circonda tutto il sound con la sua sofferenza. La mestizia come fondamenta. Efficace.


Voto: 9.5Un album davvero eclettico e multiforme. Qui si passa da sonorità spinte e aspre, per poi passare a dei suoni garbati, pop. Suoni fini e di belle maniere. Pettinati, ecco. Ma è con il brano dedicato a Marco Pantani che il clima si fa commovente.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


Potete seguire e ascoltare gli Strato Cosmo su Facebook, Instagram, YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer e Amazon Music.


Strato CosmoDistante (Full Album):


 

Condividi su: