“Ora/Mai”, il prossimo album degli A Pezzi – L’intervista

Segnatevi questa data: 29 Febbraio 2020. Una data importante per gli A Pezzi. Infatti, uscirà il loro nuovo album: “Ora/Mai“. Album che conterrà un singolo già pubblicato. “Nucleare“. Brano che sta per essere analizzato dal mio udito e da tutte le mie sensazioni. Tant’è che il video ufficiale inizia con un affanno. Qualcuno è in pericolo.

Sbam. Parte con questo riff che trasmette del puro pop. Ma non solo, si percepisce anche uno spirito rock&roll. Qui da evidenziare sono i cambi continui della batteria. Batteria potente che mette in condizione a chi ascolta di tenere il ritmo. Una chitarra che diletta con i suoi suoni distorti. Adoro i suoni distorti. Suoni che eccitano emotivamente. Suoni che fanno sognare gli anni ’70. Sono in corso dei momenti di puro divertimento. Tutto questo sound nutre le coscienze. Nutre gli animi. Nutre le menti.

Nucleare” è senza dubbio un ottimo antipasto con il quale si anticipa il nuovo album “Ora/Mai“. Un singolo che rappresenta proprio un bel biglietto da visita. Nonostante le sonorità delicate e melodiche durante il ritornello, i frammenti da mettere in risalto sono i dettagli forniti dal basso, dalla batteria e dalle sei corde. Strumenti che hanno un bisogno viscerale di distinguersi e liberare tutto il loro vigore. Strumenti che impazziscono dalla voglia di sprigionare tutta la loro intensità. Daje.

Ora conosciamo meglio la band, A Pezzi, che presenta il suo prossimo album, e non solo. (Buona fine del mondo).


  • Ciao ragazzi, benvenuti nel Blog. Raccontateci dei vostri esordi, come vi siete conosciuti?

Ciao! A livello personale ci conosciamo da molti anni, per vicinanza geografica, amicizie comuni, piccole esperienze musicali più o meno condivise e durature. Gli esordi del progetto in sé sono da datarsi al 2012, ma questa formazione è quella definitiva (e attiva da oltre 2 anni). È come se fosse stata in incubazione per tutto questo tempo.

  • Quali sono gli artisti che vi ispirano?

Siamo sicuramente grandi fan del rock e del pop in senso lato, e ciascuno di noi ha le proprie derivazioni (anche
estremamente diverse) ma senza scomodare troppi mostri sacri diremmo che, almeno in Italia, ci ha ispirato
particolarmente il lavoro fatto dai Verdena e Afterhours.

  • Perché vi chiamate “A Pezzi”?

È una espressione astratta e poco usuale come nome: senz’altro l’idea originaria si basava sulla presa di coscienza di non essere niente di “intero” e riconoscibile, ma anche sull’identità del sentirsi continuamente frammenti pronti a separarsi e ricostituirsi in qualcosa di nuovo.

  • Col vostro prossimo album, “Ora/Mai”, che messaggio volete trasmettere a chi lo ascolta?

Ogni brano, come sentirete, ha una propria storia, identità, interpretazione. Ma nel concetto complessivo del disco, vogliamo trasmettere la coscienza di capire esattamente dove e quando ci si trova, cosa realmente questo implica dentro e fuori dal proprio ego, quanti momenti sono adesso e non saranno mai più. Il sapore complessivo è quello del capire che probabilmente si sta perdendo qualcosa, irrimediabilmente, se non se ne prende coscienza quanto prima.

  • Col vostro singolo appena uscita, “Nucleare”, invece?

Nucleare ha un sapore sia critico che apocalittico in senso stretto: un viaggio vertiginoso e ironico verso la fine del mondo, sicuramente delle nostre superficialità. Parla di una solitudine e di una tensione interiore incontrollabile, mentre al di fuori il mondo va in pezzi con un sorriso.

  • Con quale artista vorreste collaborare particolarmente?

Con i Nirvana. Dubitiamo che sarà possibile, ma del resto siamo abituati a essere soli.

  • Raccontateci un aneddoto particolare sul vostro percorso.

Forse non è un aneddoto particolare, ma abbiamo scoperto pochi mesi fa che l’unica volta che abbiamo avuto il coraggio di organizzare noi stessi una festa con un nostro live è stato un successo enorme. Abbiamo suonato, girato un video, bevuto, tutti si sono divertiti e hanno partecipato. Una illuminazione.

  • Quando vi potremo vedere live?

Già a partire dalla seconda metà di gennaio, il 18 al Rock Heat di Arezzo. A seguire stiamo delineando altre date in Toscana a febbraio e marzo che usciranno a breve. E indubbiamente nei festival estivi, nessun limite geografico.

  • Concludendo, ringraziandovi per la disponibilità e augurandovi un in bocca al lupo per tutto, vi lascio uno spazio per salutare i vostri fans e i Readers del Blog.

Ciao e grazie per l’attenzione. Ricordiamoci che dobbiamo tutti impegnarci di più sull’ascolto, sul supporto fisico alla musica, dobbiamo ridare un senso al mestiere stesso del musicista e a quello che può dare indietro. Noi vi promettiamo grandi cose, ma non vi assicuriamo di riuscire a farle prima della fine del mondo.


Potete seguire e ascoltare gli A Pezzi su Instagram, Facebook, YouTube e Spotify.


Intervista esclusiva di Attilio Salaris


A Pezzi – Ora/Mai

A Pezzi – Nucleare

 

Condividi su: