“Forse vi Ricorderete di Me”: Il nuovo album dei TroyMcclure – La recensione

“Salve, siamo i TroyMcclure“. Così esordisce la band presentando il loro nuovo album “Forse vi Ricorderete di Me“. Celebre frase di uno dei personaggi più amati e divertenti de “I Simpson”. Un album che esplode sin dall’inizio con un punk velocissimo, dinamico. Potente. Tanto potente. La prima traccia s’intitola “Petardo, il Killer Silenzioso” e il groove manifestato dalle sei corde è semplice ma estremamente efficace. Una batteria che picchia e martella a pieno ritmo, come se non bastasse. Come picchia e martella nella traccia che segue: “Bagarozzi che Schifo!“.

L’album prosegue con “Fumatevi di dosso i Kili” dove il sound dopo un po’ diventa lento, ricco di ritmo. Il sound diventa reggae. Mentre “Mamma, cos’ha di Strano la faccia di quel Signore” è un brano breve, passeggero. Un brano conciso ma assolutamente esaustivo ed efficace. “La Fabbrica del Sorriso estivo di Troy e Company“, invece, è lo ska a predominare incontrastato. Suoni che portano a ballare, ad accompagnare prima che diventino perseveranti e travolgenti.

Il punk torna a far vibrare, comunque, scalpitando watt come se piovesse, attraverso “La Rosolia del Sabato Sera“, “Lotta alla Gotta dell’88“, “Arrivano i Nostri e anche la Guardia Costiera” e “Scavate da Soli la Vostra Fossa e Risparmiate“. Dove le prime due citate si presentano divise a metà, infatti nella seconda parte è presente un frammento delicato, morbido. Un frammento che ricorda gli anni ’80. Interessante. Com’è interessante l’hard rock espresso in “Naftalinando la Vostra Corazzata“, “Uomo contro Natura, la Strada della Vittoria” e “Hydro, l’uomo dalle Braccia idrauliche“. Un hard rock aggressivo, veemente, scaltro. Un hard rock che diventa heavy metal. Davvero notevole.

Oltre a tutto ciò da mettere in risalto le tracce “Alien Plastica Nasale” e “Vernice al Piombo, Deliziosa ma Mortale“. Le quali contengono un growl veramente importante. Un growl che regna in tutto il sound fatto di riff massicci. Riff energici e influenti. Insieme ad una batteria così autorevole e valida.

C’è spazio anche per un po’ di delicatezza latina con l’intro del brano “Gladis il Mulo Fico“. Ma tutta questa morbidezza svanisce per dar vita ad una melodia straboccante, straripante. Una vigoria che accende pure l’ultima canzone dell’album: “Le Avventure di Alice Attraverso“. Qui c’è della vivacità, c’è intraprendenza. C’è esuberanza. Daje.


Voto: 8Davanti a me s’è presentato un progetto a tratti inusuale, a tratti molto appassionante. Specialmente nel suonato. Tant’è che ogni strumento viene spremuto con il fine di rende al meglio. Con il fine di ottimizzare. Quindi portarli a una condizione che possano essere considerevoli.


Recensione esclusiva di Attilio Salaris


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TroyMcclureForse vi Ricorderete di Me (Full Album):


 

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