Dopo la recensione di “Let It All Burn”, dei Love Ghost, mi preparo ad ascoltare il loro secondo singolo: “Dead Brother“. A primo impatto sembra di vivere un brutto sogno. Di quelli che rovinano l’intera giornata. Parte il brano e all’istante mi torna in mente l’autorevolezza delle quattro corde. E tanto per cambiare, anche qui sono al centro delle attenzioni. Un riff continuo, un riff senza sosta. Lento, significativo. Un riff radicale. Un riff oscuro che delinea tutto il brano. La voce, poi, sembra che stia uscendo dalle tenebre. Ha quel graffio giusto ed un’intensità che attrae l’ascolto.
“Dead Brother” si può considerare come una ballad. Una ballad enigmatica e misteriosa. Da mettere in risalto i riff di chitarra. La quale ogni tanto si affaccia con questo sound heavy metal (specialmente nel finale). Da evidenziare la copertina del singolo, inoltre. Copertina che presenta elementi di estremo interesse. Elementi assai “vivi”. Ma al tempo stesso sconcertanti. Inquietanti, direi. Da film horror. Ed io con lo stile horror ho un rapporto molto particolare. Dove da un lato mi attrae come la calamita attira il ferro, e dall’altro lo respingo in maniera inflessibile. Tuttavia reca parecchio fascino e richiamo.
In conclusione, ecco il video ufficiale di “Dead Brother” dei Love Ghost. Fatevi trasportare da queste sonorità tetre:
Recensione esclusiva di Attilio Salaris