“Lost in Myself”: il primo singolo degli Hills To The Sea – L’intervista

Lost in Myself” è il singolo che anticipa il primo album degli Hills To The Sea. Singolo già disponibile su Spotify e YouTube. Singolo che si affaccia all’ascolto come una soffice ballad. Una ballad affettuosa e garbata.

Tant’è vero che inizia con un giro acustico pieno di grazia, contornato da un breve assolo tremendamente melodico. Questo ritmo prosegue fino a quando tutti gli strumenti hanno una necessità di esibire la loro energia. Il sound si intensifica, la batteria si mostra più poderosa e vivace. Le sei corde anche, con questo riff deciso e convincente. Sprazzi di hard rock ed heavy metal che ricordano tanto i Black Sabbath. Sprazzi di pura estasi. Ed è il momento dell’assolo. Quanta melodia, quanta armoniosità. Ad un certo punto sembra che ci sia l’esecuzione del tapping, inoltre. Una tecnica che non mi fa impazzire, ma comunque sia è indubbio che calza perfettamente con tutto il suono di “Lost in Myself“.

Beh, se questo è l’antipasto al nuovo album, uscita prevista per il 2020 (quindi tra non molto), non voglio immaginare l’efficacia degli altri brani. Si percepisce che tra di loro c’è sintonia. Viaggiano, in sostanza, nella stessa lunghezza d’onda. C’mon.

Adesso, invece, cerchiamo di conoscere meglio gli Hills To The Sea.


  • Ciao ragazzi, benvenuti nel Blog. Raccontateci dei vostri esordi, come vi siete conosciuti?

⇒ Ciao, ci siamo conosciuti attraverso amicizie in comune. Abbiamo esordito nell’aprile 2018 suonando dal vivo per la prima volta in un pub riscuotendo un buon successo.

  • Quali sono gli artisti che vi ispirano? 

Abbiamo varie influenze e preferenze musicali. Ci hanno ispirato molto i seguenti artisti: Guns N’ Roses, Avenged Sevenfold, Myles Kennedy, Led Zeppelin e Dream Theater.

  • Toglieteci una curiosità: da dove deriva il nome “Hills to the Sea”? 

Il nostro nome nasce dall’idea di unire le nostre città d’origine (di mare e di collina) ecco perché il nome Hills To The Sea (colline sul mare).

  • Col vostro singolo appena uscito, “Lost in Myself”, quale messaggio volete trasmettere a chi lo ascolta? 

“Lost in Myself” è principalmente una dedica d’amore. La canzone vuole far capire le difficoltà che si affrontano dopo una separazione.

  • Perché preferite cantare in inglese?

⇒ Preferiamo cantare in inglese perché crediamo che la lingua inglese sia più adatta al nostro genere di musica. C’è da dire però, e questo è un piccolo spoiler (risata) che nel nostro album ci sono 2 pezzi in italiano.

  • C’è qualche artista italiano che vi piace? 

Non ci ispiriamo a nessun artista italiano in particolare ma abbiamo alcune preferenze. I Pooh e i Litfiba sono tra queste.

  • Raccontateci un aneddoto particolare sul vostro percorso. 

Un aneddoto che ricordiamo con piacere è quando in seguito ad un nostro live siamo stati notati e scelti dal comune di Petacciato (CB) per aprire il concerto alla cover band ufficiale dei Guns N’ Roses.

  • Riguardo il vostro primo album, invece, ci potete già dare qualche news esclusiva? 

L’album è un misto tra hard rock ed heavy metal molto melodico. Abbiamo deciso di fare diversi stili senza però esagerare per evitare di uscire fuori dal nostro stampo. Stiamo vedendo come muoverci al meglio per poter pubblicare l’album nell’estate 2020.

  • Quando vi potremo vedere live? 

Attualmente il nostro prossimo evento live si terrà a Termoli il 7 febbraio ma stiamo attendendo conferme per altre date in arrivo.

  • Concludendo, ringraziandovi per la disponibilità e augurandovi un in bocca al lupo per tutto, vi lascio uno spazio per salutare i vostri fans e i Readers del Blog. 

Grazie a voi per questa opportunità e cogliamo l’occasione per salutare tutte le persone che ci seguono e ci supportano dall’inizio del nostro progetto. Un ringraziamento particolare vogliamo riservarlo a voi per aver reso questa intervista possibile.


In conclusione, potete seguire e ascoltare gli Hills To The Sea su: Spotify, YouTubeFacebook e Instagram. Daje.


Intervista esclusiva di Attilio Salaris


Hills To The Sea

 

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